
Fran Geiger, Gallery V, encausto
“Noialtri vivi siamo colmi dei rumori dei nostri fantasmi. La nostra carne e la materia della nostra anima sono frutto di parole, immagini, sensazioni, momenti, odori, scene legati a coloro, uomini e donne, che la nostra esistenza ci ha fatto frequentare in modo temporaneo o duraturo.
Continuare a vivere quando intorno a sé si cancellano i volti e le presenze equivale a ridefinire costantemente un ordine che il caos della morte sconvolge a ogni fase del gioco.
Vivere, in qualche modo, è saper sopravvivere e ricomporre”
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