E qui un tempo ci abitava un dio, un dio minimo, il Dante Pessina.
E ci sono ancora le biciclette e il pioppo – enorme – che segnala, tremolando di foglie piccole, la brezza; la speranza nel caldo di Luglio.
E ci sono la fatica e l’odore della periferia che non risale, non risale mai verso il centro.
L’odore di lozione solare e le piadine e le granite che scricchiolano roteando nei vasi di vetro al bar.

Ci viveva un dio e adesso ci siamo noi, con le valige sempre pronte per risalire verso il cuore delle cose, in bicicletta o in tram.
E chissà se ci riusciremo, prima o poi.