Lei è una giovane donna colta, indipendente, soffocata dalle regole sociali che il regime fascista torna a imporre alle donne, fissate nel santino dell’angelo del focolare definitivamente e con i chiodi.Lui ha molti anni di più, è già uno scrittore… Continua a leggere →
Hirut. Bambina schiava e poi indomita guerriera. La sua cicatrice, il suo fucile.Ettore Navarra, soldato italiano ebreo. Suo padre, la sua macchina fotografica.Il racconto epico e violento della guerra in Etiopia, del colonialismo degli ‘italiani brava gente’ che massacrano uomini,… Continua a leggere →
La mia reclusione è cominciata il diciannove di febbraio di quest’anno. Il giorno prima ero al lavoro in libreria e il giorno dopo avevo la polmonite (un po’ a sorpresa, nonostante alcuni chiari segnali che non ho scelto di cogliere)…. Continua a leggere →
Per qualcuno la poesia è noia. Per altri sono solo frasi a capo e finali in rima.Per qualcun altro è invece l’essenza stessa del pensiero e della parola. Tra questi, i poeti, c’è chi scrive moltissimo, e ne ha bisogno… Continua a leggere →
Una donna di mezz’età, elegante, palesemente imbruttita dall’alcol e evidentemente seccata dalla situazione che l’ha costretta all’occasione, si presenta a un ricevimento con una borsa che non vuole cedere.Dentro ci sono alcune lumache – esemplari del suo sterminato allevamento- che… Continua a leggere →
Prendi una bambina esuberante, intelligente e di grande talento. Impiega tutto il denaro che hai per fornirle degli insegnanti privati che sostengano il suo sogno di diventare una grande pianista.Impegna i gioielli di famiglia per permetterle di iscriversi alla Julliard… Continua a leggere →
L’immagine è un campo lunghissimo: verdi impossibili in basso, azzurri impensabili in alto. A destra l’arancio fuoco dei capelli di una bambina, ai confini del mondo. È con questa immagine pittorica, folgorante che ho conosciuto Janet Frame, attraverso un film… Continua a leggere →
Se nasci da una famiglia wasp e altolocata, ma sei bruttina e con strambe attitudini al mondo magico e alla scrittura, puoi star certa che, se tuo padre ti ignorerà, tua madre non perderà occasione di ricordartelo finché vivi. E… Continua a leggere →
“Lei scrive? No, non faccio niente. La mia vita è tutto un affare indiretto” Bella in modo austero, ricca, colta, Elizabeth avrebbe potuto conoscere tutta la serenità possibile. E invece, dietro i chintz colorati, le passeggiate a cavallo, le nannies,… Continua a leggere →
19 febbraio 1900 Mio Mordechai,ieri sera, con Julia, siamo state all’Opera, racimolando il possibile per vedere la Patti cantare nel Barbiere.Là c’erano già alcuni conoscenti di Julia che conoscevo di vista.Uno di questi era Leon Shkolnick, gli Shkolnick delle falegnamerie,… Continua a leggere →
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