Mia sorella è un uovo di mille anni
seduta nel suo nido di paglia
e spine di robinia. Nel suo cuore molle
e vivo contiene elenchi di ragioni
e radici
e genealogie dell’errore e del suo rimedio
ma li tiene per sé
trattenuti nel suo guscio celeste di merlo in potenza.
La ragione del dopo mi tiene stretta in una carezza tiepida e calcarea e assorbo il calore e mastico parole che ho tenuto qui, nel mio giallo, nella mia ombra e nel chiuso, e niente filtra e mi scuote, dice.
Mia sorella quando piange schianta i rami e dal verde innerva
i prossimi fiori.
8 Luglio 2020 il 18:57
Ma che bel racconto. Bellissimo e commovente.
3 Giugno 2021 il 12:04
Grazie Antonio e scusa per il ritardo. Ho riaperto il blog da poco:)