Mia sorella è un uovo di mille anni 

seduta nel suo nido di paglia 

e spine di robinia.  Nel suo cuore molle 

e vivo contiene elenchi di ragioni 

e radici 

e genealogie dell’errore e del suo rimedio 

ma li tiene per sé 

trattenuti nel suo guscio celeste di merlo in potenza.

La ragione del dopo mi tiene stretta in una carezza tiepida e calcarea e assorbo il calore e mastico parole che ho tenuto qui, nel mio giallo, nella mia ombra e nel chiuso, e niente filtra e mi scuote, dice.

Mia sorella  quando piange schianta i rami e dal verde innerva

i prossimi fiori.