Ricordati, quando vorrai amare di nuovo, che l’amore non è il vestito che avrà indosso. E le sue scarpe nuove.
Ricordati che non saranno le risate e gli ‘anch’io’ dei primi giorni, chiari; perché, i primi giorni sono sempre caricati della grazia della luce.
Tieni a mente che l’amore non sarà solo i corpi che si cercano e si trovano e ne vogliono sempre e ancora.
E non sarà, no, non lo sarà sempre, il ‘non vedevo l’ora’, ‘come sei bello stasera’, ‘ti stavo pensando’.
Non sarà la musica ad unirvi, e, nemmeno le parole e i lunghi discorsi, se è per questo: i ‘raccontami’. I ‘raccontati’. La sorpresa.

Le persone, pisciano, cagano, vomitano.
Si contorcono in cornici quotidiane; inciampano, si soffiano il naso, russano. Si sentono sole anche a dispetto del vero. Si sottraggono, fuggono; mentono a salvaguardia della loro sanità mentale.
Piangono e gridano capricci contro il mondo.
A volte non puliscono nemmeno la casa.

E allora, ricordati, che, forse, l’amore è riconoscere nell’altro un’umanita incerta, incespicante, terrena. Uguale alla tua.
Ed è in questo che dovrebbe risiedere la bellezza.
Il resto, è solo chiacchiera e teatro.

Lucien Freud, Julie and Martin