Lei è una giovane donna colta, indipendente, soffocata dalle regole sociali che il regime fascista torna a imporre alle donne, fissate nel santino dell’angelo del focolare definitivamente e con i chiodi.
Lui ha molti anni di più, è già uno scrittore affermato nonostante le resistenze e i fastidi che gli procura il Minculpop che vede nei suoi romanzi lunari, precursori del realismo magico e densissimi di genio, l’irrisione e la denuncia del regime (salvo poi essere costretto a dimettersi dalla carica di Senatore della Repubblica appena nata per un suo testo comparso in un’antologia fascista per le scuole). Creatore di mondi, famigliari o meno, anomali, inquietanti, precursori di una letteratura anti-realista, fortemente psicologica come in Gente nel tempo.
Anche lei scrive, e scrive della sua resistenza da donna che non tollera che il suo talento e il suo cervello vengano sacrificati a un matrimonio conveniente e annichilente: e questa intolleranza la specchia nel suo unico, potentissimo romanzo, Nascita e morte della massaia, un coagulo di genio letterario e denuncia della condizione femminile, scritto in una lingua perfetta, geniale, romanzo che vivrà sorti alterne e faticose per ragioni del tutto al di fuori del suo valore letterario.
Quando si conosceranno sarà impossibile separarli, nonostante il biasimo della società per la differenza di età, perché lui è ancora formalmente sposato, e resteranno insieme per sempre, nella loro casa-biblioteca di Viale Liegi a Roma. Due ‘outsider’ sempre e comunque, innamorati del tutto, senza riserve, voci di un dialogo che smette di essere silenzio e si fa letteratura anche nella vita.
Una letteratura ingiustamente lasciata sugli scaffali.
Paola Masino, Nascita e morte della massaia, Feltrinelli, 2019 (ultima edizione)
Massimo Bontempelli, Gente nel tempo, Utopia editore, 2020 (ultima edizione)

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