‘Quello che effettivamente faccio è prendere delle prugne vere e metterle in una torta immaginaria’

Credo che questa frase sia una dichiarazione di intenti sulla scrittura e che descrive esattamente la scrittura di Mary McCarthy.

Anche Mary parte molto male, in termini biografici: rimane orfana da piccolissima, a causa della spagnola, è affidata con i fratelli agli zii, due simpatiche carogne violente ed abusanti.

Ciononostante finisce la scuola e riesce a frequentare il prestigioso Vassar college (quando si dice la capacità di resistenza) e una volta laureata arriva a New York, la fulgida e intellettuale capitale della scrittura.

Inizia a lavorare per quotidiani e riviste, come la New York Review of Books e per Partisan, una rivista left di letteratura.

È una critica letteraria, e una critica piuttosto diretta e anche feroce. Non guarda in faccia e non fa sconti a nessuno: le sue sono analisi prive di qualunque piaggeria o deferenza.

È proprio una battaglia perenne quella che ingaggia col mondo e che la porta sempre a cercare e dire la verità, scartando ipocrisie e compromessi.

Da ‘The company she keeps’ (Gli uomini della sua vita) primo romanzo uscito nel ‘42 attraverso tutti i suoi romanzi e scritti, fino a ‘The group’ (Il gruppo) uscito nel 1962, Mary mette sempre la verità nella finzione romanzesca, lasciando intravedere sempre ampi spazi di sé.

Racconta di donne, non necessariamente perfette o riuscite, non sempre volitive e combattenti ma certamente non acquietate e passive rispetto ai desideri della società e degli uomini. E la sua scrittura è sempre brillante, netta, pulita, fedele anch’essa a quel principio di ricerca della verità, che vale anche per la forma.

Mary McCarthy è una donna politicamente impegnata, estremamente combattiva, capace di grandi disprezzi o grandi amicizie, come quella con Hannah Arendt, della quale ci è rimasto un bellissimo epistolario pubblicato da Sellerio (Tra amiche).Gli uomini della sua vita, Il gruppo e gli altri suoi romanzi e articoli sono stati da poco ritradotti (benissimo) da Elena Dal Pra per Minimum Fax che sta ripubblicando tutti i suoi titoli (che in parte prima erano Einaudi). Bravi Minimum.