Certi amori sono buchi neri, contengono e ingoiano la luce, la vita che c’era prima e la sua esplosione ma nonostante questo la loro presenza sta lì a ricordarci di quel che è stato.
In questo libro c’è la storia di uno di questi amori, l’amore di una figlia adottiva che a questo buco nero riesce a guardare con la grazia e la bellezza della comprensione, forse, del perdono. E la densità e il magnetismo delle parole (poche, incredibili) hanno forse proprio il senso descrittivo di questa natura stellare alla sua fine. Per quanto riguarda me, colpita e ingoiata.
“Quando Mamma gioca con me, sedute in fondo accanto alla ringhiera, la città è ai nostri piedi e noi siamo più grandi della notte stellata che ci contiene. Un bastimento carico di eternità. Siamo alle fondamenta del mondo”

https://www.ponteallegrazie.it/autore/maria-grazia-calandrone.html
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