Questa è una storia che parla di dolore. Quello di due padri che perdono le loro bambine che è lo stesso dolore del popolo a cui appartengono. Ma è anche e soprattutto una storia che racconta il coraggio di sapersi… Continua a leggere →
Colin Wilson ha poco più di vent’anni quando elabora e dà in pasto al mondo le sue riflessioni sull’uomo e sull’arte, sulla figura dell’Outsider, il fuori luogo, il fuori casta che si rivolta al mondo (in un silenzioso e inconsapevole… Continua a leggere →
In Epepe, un linguista parte per un convegno internazionale. Convinto di essere atterrato ad Helsinki si ritrova, invece, in una città sconosciuta dove gli abitanti parlano un idioma per lui indecifrabile, a dispetto delle sue competenze e dei suoi sforzi…. Continua a leggere →
La mia reclusione è cominciata il diciannove di febbraio di quest’anno. Il giorno prima ero al lavoro in libreria e il giorno dopo avevo la polmonite (un po’ a sorpresa, nonostante alcuni chiari segnali che non ho scelto di cogliere)…. Continua a leggere →
“Lei scrive? No, non faccio niente. La mia vita è tutto un affare indiretto” Bella in modo austero, ricca, colta, Elizabeth avrebbe potuto conoscere tutta la serenità possibile. E invece, dietro i chintz colorati, le passeggiate a cavallo, le nannies,… Continua a leggere →
La storia di Jean è quella di una meravigliosa, morbida orchidea strappata dal tropico e abbandonata con noncuranza su un marciapiede londinese in Gennaio. Nata in Martinica da una famiglia anglo-creola, in seguito a una serie di rovesci economici della… Continua a leggere →
Ho parlato, in altri post, di scrittrici affilate come rasoi e nella vita: non è questo il caso di Margery Sharp* a dispetto di un cognome che sarebbe molto piaciuto alle summenzionate. Ci sono poche indicazioni biografiche sulla sua vita… Continua a leggere →
Se si guardasse velocemente alla vita di Stella Gibbons, potremmo liquidare velocemente la faccenda facendo un paragone, perdente, con Dorothy Parker sulla cui vita disperata, strappata a morsi e il suo senso purissimo dello humour e della cattiveria ci si… Continua a leggere →
Ho passato buona parte della mia infanzia a casa dei nonni materni, solidi contadini pugliesi sradicati a Milano, non avevano esattamente il gusto delle lettere. Amavano di più la musica e l’andar per campi in cerca di erbe selvatiche (lui)… Continua a leggere →
© 2023 Anna Livia Plurabelle — Powered by WordPress
Tema di Anders Noren — Torna su ↑