Certe sere sono diverse.
Il quartiere si accende riflettendo il vetro e l’asfalto, le macchine scorrono sulla statale.
I capannoni vuoti rimbalzano gli echi delle case nella strada. I bevitori di birra da marciapiede alzano il volume della radio; il turco, il rumeno, si mescolano allo spagnolo meticcio dei peruviani, all’arabo della macelleria halal.
I ragazzini, nella piazzetta più avanti (non c’è un albero), tirano qualche calcio stanco di calore alla palla, piroettano sulle waveboard muovendo svelti le anche. Le ragazze in calzoncini si bisbigliano nelle orecchie, si innamorano di un taglio d’occhi. Tutti, si chiamano da angolo ad angolo in un nuovo italiano inframmezzato dalle parole di casa.
Tra di loro si comprendono. Sanno tutto quel che c’è da sapere oggi.
La scuola sta finendo, i tigli profumano pesanti, l’estate è tutta davanti.
La vita è tutta davanti.
E non c’è nient’altro da sapere.
Il quartiere si accende riflettendo il vetro e l’asfalto, le macchine scorrono sulla statale.
I capannoni vuoti rimbalzano gli echi delle case nella strada. I bevitori di birra da marciapiede alzano il volume della radio; il turco, il rumeno, si mescolano allo spagnolo meticcio dei peruviani, all’arabo della macelleria halal.
I ragazzini, nella piazzetta più avanti (non c’è un albero), tirano qualche calcio stanco di calore alla palla, piroettano sulle waveboard muovendo svelti le anche. Le ragazze in calzoncini si bisbigliano nelle orecchie, si innamorano di un taglio d’occhi. Tutti, si chiamano da angolo ad angolo in un nuovo italiano inframmezzato dalle parole di casa.
Tra di loro si comprendono. Sanno tutto quel che c’è da sapere oggi.
La scuola sta finendo, i tigli profumano pesanti, l’estate è tutta davanti.
La vita è tutta davanti.
E non c’è nient’altro da sapere.
27 Ottobre 2018 il 7:25
Ora che l’estate è finita, per loro sia ancora davanti la vita.
27 Ottobre 2018 il 10:03
Grazie Nada:)