
J.R Eyerman
Sono ovunque.
Sono il caporeparto che vessa l’impiegato più fragile, il collega che sparge cattiverie e maldicenza. Sono quelli che spintonano sui mezzi, che tagliano la strada agli incroci.
Sono i bulli adulti che insultano e deridono i più deboli.
Sono i burocrati dello sportello bancario, a volte amministrano condominî.
Hanno corazze di mica, impermeabile a caldi estremi, freddi abissali; alle sferze della vita e alle sue imprecise e fragorose tenerezze.
Non conoscono la colpa né il suo senso.
Hanno cuori rivestiti di pelli cornee.
Sono quelli che respingono la vita negli altri.
Sono quelli che negano la vita negli altri.
Violano, schiacciano, massacrano, pestano.
Senza il demone della coscienza che pretende un colloquio, un confronto, almeno la sera.
Sono umani, sembrano umani.
Eppure sono altro. Non so, non so dire come la mutazione avvenga né perché.
Quand’è che il loro involucro si ispessisce e le interiora fragili si sigillino.
Ma non sono come noi.
Sono una specie diversa.
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